La penisola che comincia a delinearsi da Praiano per chiudere la sua curva perfetta e abbagliante a Vico Equense, passando per Positano, Massa Lubrense e, infine, le stupende isole di Capri, Ischia, Sorrento ecc – con montagne che cadono a strapiombo sul mare – può definirsi senza dubbio uno dei luoghi più affascinanti, oltre che con la più alta concentrazione di alberghi stellati e lidi delle meraviglie dalle spiagge incastonate tra le rocce come diamanti preziosi dell’intera Campania.
È qui che in ville appartenuti a famosi registi, sono nati stabilimenti balneari “dalle mille e una notte”, che di giorno accolgono turisti desiderosi di privacy e lusso e dal tramonto in poi si trasformano in lounge bar con luci soffuse e romantiche e musica rigorosamente chill out.
Avvolti dal profumo dei limoneti che abitano gli strepitosi terrazzamenti che fanno da cornice a ombrelloni e lettini piazzati in riva al mare, si può godere di uno degli spettacoli più affascinanti della Natura che il mondo intero ci invidia.
BAIA DEL CILENTO – FRA LE BAIE PIU’ BELLE E CARATTERISTICHE DA VISITARE IN CAMPANIA

La magnificenza della storia e la meraviglia dei multiformi Paesaggi di Elea-Velia si perpetuano oggi attraverso la magica suggestione delle rovine dell’antica città che, nell’antichità, ha acquisito fama oltre che per la salubrità delle acque termali (tant’è che fu sede di una illustre Scuola Medica), per la prosperità dei commerci e soprattutto per lo “sviluppo del pensiero” grazie all’omonima Scuola Filosofica.
Fondatore e massimo esponente fu Parmenide, seguito poi dal suo discepolo Zenone. Tra le imponenti vestigia (dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO ed incluse tra le Grandi Attrazioni Culturali della Campania), ancora oggi sprigionano grande fascino l’Acropoli, con la Torre angioina, il teatro, le terrazze sacre, la Cappella Palatina e la chiesetta di Santa Maria di Portosalvo. Di inestimabile valore architettonico, la “Porta Rosa“, il più antico esempio di arco a tutto sesto in Italia
Incastonato nell’area protetta del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, il territorio di Ascea-Velia è inserito nella Riserva di Biosfera dell’ UNESCO ed è incluso nel programma della Rete “MAB”, promosso per la conservazione, attraverso un equilibrio duraturo, della diversità biologica, per la promozione dello sviluppo economico e la salvaguardia degli annessi valori culturali. Nell’area sabbiosa posta a mezzogiorno della Marina, nel lembo protetto di uno dei pochissimi esempi ancora intatti di duna mediterranea, fiorisce il sempre più raro Giglio di Mare.
L’endemica “Ginestra del Cilento”, invece, è arrampicata sugli scogli di Punta del Telegrafo, Sito di Interesse Comunitario famoso per la sua vegetazione e per la stratificazione geologica del “Flysch del Cilento”. All’apice del ginestreto di Punta del Telegrafo sorge la diruta Torre, quasi un avamposto di difesa della monumentale scogliera, caratterizzata da spiaggette incantevoli, cale superbe, falesie a tratti inaccessibili, grotte, un tempo riparo per le barche dei pescatori, e anfratti misteriosi tutti da scoprie.

Il Cilento offre un’incredibile varietà paesaggistica, passando da affascinanti coste a zone montane interne nel giro di pochi km. Numerose le possibilità di intrattenimento turistico per gli amanti del relax (spiagge, ottimi cibo e slow food) e della natura (passeggiate, trekking, equitazione).
L’attrattiva maggiore del “Parco Del Cilento e Vallo di Diano” è costituita dalle splendide coste, incastonate tra promontori, piccole baie ed insenature, porticcioli e spiaggette.
La costa va da Agropoli e Castellabate, ad Acciaroli e Pioppi, prosegue ad Ascea, a Pisciotta, le famose Palinuro e Marina di Camerota fino a Sapri.
Le zone dell’interno offrono spettacolari paesaggi di montagna, tra boschi, valli e torrenti tra le montagne più conosciute, come il Gelbison, il Cervati e gli Alburni. Il Vallo di Diano offre, infine, sia luoghi naturali di grande impatto paesaggistico naturale (come le Grotte di Pertosa), sia monumenti di interesse culturale (come la Certosa di Padula).
